milanese di scuola veneziana (IUAV), spagnola d’adozione. Un’identità luminosa che caratterizza i progetti dello studio EMBT. La relazione con il colore, la materia, il tempo definiscono la sua poetica e la sua creatività. Della professione di architetto al femminile afferma (in un’intervista di Valeria Silvestrini per Artribune):
“soprattutto ai massimi livelli, è difficile che un grande incarico venga affidato a una donna. È più comune che le venga assegnato un intervento, anche importante, di interior design, un padiglione temporaneo, un allestimento. C’è un’inerzia di abitudine e personalmente sto facendo di tutto affinché venga superata”.