TIMEOFWATER
Getta il tuo pane sull’acqua, perché dopo molto tempo tu lo ritroverai.
Quohelet 11:1
Tratto dall’Ecclesiaste, esprime il significato e insieme la forma che il tema della Biennale di Pisa propone per la sua terza edizione.
Immaginare un tempo in cui l’acqua sarà memoria e presente.
Immaginarne l’uso e il riuso.
Inventare edifici che le restituiscano la purezza.
Permettere all’acqua di attraversare quartieri, ma anche case e palazzi.
Progettarla sulla verticalità delle torri. Addomesticarla, amarla, rispettarla.
In un luogo reale, agli Arsenali Repubblicani di Pisa, abbiamo immaginato uno spazio che possa accogliere un’architettura possibile, costruibile, coerente, in cui l’acqua sia materia di progetto.
Abbiamo pensato un continente, diventato isola, la Pangea, trasformato
e trasformabile nel tempo, metafora della città di Pisa, prima lambita dal mare, ora attraversata dal fiume.
Cast thy bread upon the waters: for thou shalt find it after many days.
Quohelet 11:1
Extracted from the Ecclesiastes, this verse expresses both the signification and the form proposed by the theme of the 3rd edition of the Biennale of Pisa.
Imagine a time when water is memory and presence.
Imagine its use and re-use.
Invent buildings that give it its purity back.
Let water go through districts but also houses and buildings.
Show it on the verticality on towers. Tame it, love it, respect it.
In a real place, the Republican Arsenal of Pisa, we imagined a space able to welcome a possible, feasible and coherent architecture, in which water becomes a matter of the project.
We thought a continent, that became an island, the Pangaea, converted and convertible over time, metaphor of the city of Pisa, firstly skimmed by the sea and then crossed by the river.